Bottega Finzioni è un modo di fare formazione nuovo. Anzi, antichissimo.
Quello
che s’intende riprendere è il metodo della bottega, dove si lavorava
assieme, allievi e maestri, al materiale vivo, che in questo caso
saranno le narrazioni.
Narrazioni fatte
con parole o con immagini: racconti, romanzi, sceneggiature di film,
teatro, fiction televisive, documentari o programmi di approfondimento. Si
tratterà di lavori concreti, già in produzione, o che saranno ideati e
sviluppati all’interno della Bottega per poi essere proposti verso
l’esterno.
Bottega Finzioni vuol essere
quindi un vivaio di persone con volontà e passione, una fucina di idee
che possano essere realizzate, e si presenta fin da ora come un luogo
pieno di storie che aspettano di essere raccontate.
I lavori sono divisi in quattro aree: Fiction, Non fiction, Letteratura, Produzioni audiovisive e multimediali per Bambini e Ragazzi. All’interno di ciascuna area, ogni anno, si lavorerà a progetti portati dal Capo Bottega, Carlo Lucarelli, e dai responsabili delle varie aree: Giampiero Rigosi, Michele Cogo, Francesco Merini e Manuela Draghetti; oppure da professionisti che collaborano con la Bottega. Il tutto coordinato da Beatrice Renzi.
Laddove possibile, i partecipanti che lavoreranno alla scrittura dei progetti saranno accreditati come collaboratori o come autori, a seconda del ruolo che svolgeranno, in modo che, al termine della loro permanenza in Bottega, oltre che diverse esperienze sul mestiere di raccontare, possano avere un curriculum di lavori già realizzati.